Iniziata ufficialmente nello scorso weekend la stagione ufficiale degli Under17 della Juventus, sotto la guida del tecnico Francesco Pedone, arrivato in estate dalla Sampdoria. Una vittoria con la Cremonese tanto per cominciare bene il campionato, ma anche l’emozione di essere alla Juve, un centro sportivo all’avanguardia e uno staff affiatato per lavorare al meglio: questi i temi dell’intervista che ha rilasciato il tecnico lombardo ai microfoni di Juventus TV. Qui la sua intervista che riportiamo dal sito ufficiale juventus.com.
PASSIONE – «Ho fatto tanti anni di calcio, prima da giocatore e poi dal allenatore, ho tantissima passione per questo sport. Essere arrivato in un club importante come la Juventus, e lavorare con i giovani, è per me un grandissimo stimolo a migliorarmi giorno dopo giorno. I primi giorni in bianconero sono stati davvero emozionanti».
JUVENTUS CENTER – «Credo che in Italia non ci sia un centro migliore di questo per lavorare, lo dico sempre ai ragazzi: sono davvero fortunati perché qui hanno a disposizione tutto ciò che serve per crescere e crearsi un futuro, compresa la scuola. Questa è un’opportunità molto importante, che non devono sprecare: se sono qui, è perché hanno qualità e talento e devono fare sacrifici ogni giorno per migliorarsi di continuo e non lasciare niente per strada. So che è una stra impegnativa, ma è l’unica da percorrere per arrivare a certi livelli: giocare a calcio è la cosa più bella che possa capitare, e chi ha le capacità non deve mollare niente perché un giorno sarà premiato».
LAVORO CONDIVISO – «A vinovo si lavora tutti insieme, e questo credo sia fondamentale soprattutto per il settore giovanile. Qui possiamo scambiarci opinioni sulle metedologie di lavoro, confrontarci quotidianamente, per alzare sempre il livello e la qualità del lavoro. Per la crescita dei ragazzi, condividere tutti le linee guida del club è davvero molto importante».
STAFF – «Sono molto contento del mio staff, che mi aiuta quotidianamente e condivide con me l’organizzazione del lavoro e le richieste da fare ai ragazzi. Siamo inseriti in una realtà di livello altissimo e facciamo di tutto per mettere i giocatori nelle condizioni migliori per dare il massimo».
PRIMA PARTITA VS CREMONESE – «Ci tenevamo a far bene nella prima partita di campionato: è vero che nel settore giovanile i risultati contano meno, ma è altrettanto vero che ti aiutano ad allenarti bene, che facilitano la condivisione di obiettivi. Contro la Cremonese è stata una partita vibrante: forse abbiamo concesso un po’ troppo, ma abbiamo anche fatto delle cose buone, segnando tre gol che potevano anche essere di più. Dobbiamo lavorare per essere più equilibrati, caratteristica fondamentale nel gioco del calcio».
ANNO FONDAMENTALE – «Per i ragazzi questa sarà una stagione molto competitiva. In questa categoria, si capirà chi ha qualcosina in più, quindi la preparazione dovrà essere di altissimo livello e cercheremo di alzare l’asticella. È questo il momento in cui dovranno formarsi e acquisire conoscenze e competenze per arrivare alla Primavera e al professionismo. Ovviamente sarà fondamentale l’aspetto tecnico, ma ciò che fa larà differenza sarà la mentalità e la voglia di migliorarsi ogni giorno. Nessun grande giocatore è diventato tale soltanto col talento: serve meticolosità e tantissimo lavoro».
INTERVISTA COMPLETA
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