SONDAGGIO – Crisi Juve Primavera: un concorso di colpe imperdonabile

Che la Juventus Primavera non navigasse in buone acque si sapeva, ma la disfatta interna di oggi in Youth League contro lo Sporting Lisbona ha del clamoroso e pone diversi interrogativi sulla squadra, sul tecnico e sulla società che ha allestito una rosa non all’altezza della storia della Juventus. Questa crisi in casa bianconera ha diversi padri, cominciamo ad analizzarli tutti, in dettaglio.

ALLENATORE – Iniziamo dal nuovo allenatore Alessandro Dal Canto. Chiamato quest’estate a Vinovo per sostituire il partente Fabio Grosso aveva un compito non facile vista la pesante eredità lasciata dal tecnico umbro. Ma il lavoro svolto fin qui da Dal Canto è da considerarsi disastroso: non c’è gioco, non c’è gruppo, non c’è una fase difensiva, non ci sono trame d’attacco e – cosa non banale – non ci sono i risultati! Una sola vittoria in 8 gare ufficiali fin qui disputate è disarmante. Si naviga a vista con la squadra che sembra quasi abbandonata a sè stessa e che non riconosce nel mister la sua guida tecnica.

SQUADRA – La rosa allestita quest’anno non ha onestamente grossi elementi di spicco. Visto il gruppo classe 1999 inspiegabilmente smantellato l’anno scorso, la squadra dispone in rosa diversi classe 2000 che negli scorsi anni non si erano distinti in risultati di livello. Eppure la qualità per fare meglio c’è. Ci sono diversi nazionali, tra tutti Caligara, Nicolussi Caviglia e Olivieri ma anche altri… Forse basterebbe una scintilla per scuotere questi ragazzi, infondergli un po’ più di fiducia in se stessi e farli rendere decisamente meglio di come fanno ora.

SOCIETA’ – A partire dalla scelta dell’allenatore, per proseguire con le operazioni (anche tante) di mercato ad oggi tutte clamorosamente toppate, la società ha gravi colpe sull’andamento di questa stagione. Sbagliare quasi il 100% delle scelte fatte in estate non era facile, ma forse ci sono riusciti. Ora non resta che intervenire con urgenza, cercando di salvare il salvabile, visto che il tempo per recuperare, almeno in campionato, ce n’è. Non si può buttare una stagione in questo modo, per di più già nel mese di ottobre.

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