Un progetto in continua espansione quello della squadre giovanili femminili della Juventus. Nato la scorsa stagione, quest’anno ha ampliato le formazioni dividendosi nelle diverse categorie. Intervistato da Jtv, il tecnico delle giovani ragazze Daniele Diana, ha raccontato l’evoluzione della squadra.

PROGETTO FEMMINILE – Tappe e futuro delle squadre femminile nella Juventus: «Siamo soddisfatti. E’ un progetto quadriennale e ogni anno il gruppo si arricchisce di 20 persone ma in questa stagione, che è solo la seconda, abbiamo già 57 ragazze. Significa che, in un certo senso, stiamo bruciando le tappe. Abbiamo ragazze di età fra il 2003 e il 2007, dai pulcini agli esordienti. Si misurano in tornei e in partite ovviamente anche con i maschietti, e questo fa sì che debbano tirare fuori qualcosa in più».

ALLENAMENTI – La metodologia di lavoro è la solita per tutte le squadre, il metodo Juve: «Seguiamo le direttive del coordinatore delle giovanili Stefano Baldini. Gli allenamenti sono gli stessi dei ragazzi, basati su possesso palla e attenzione alla qualità. Da quest’anno poi, abbiamo a disposizione anche il preparatore coordinativo. Anche le ragazze hanno i “privilegi” di essere tesserate Juventus: possono andare a vedere tutte le partite casalinghe e alcune di loro hanno già avuto l’esperienza di fare da raccattapalle a bordocampo allo Stadium».

DIFFERENZE – Un movimento in espansione quello del calcio femminile, e che almeno a livello giovanile è piuttosto livellato nel confronto coi maschi: «Le ragazze sono molto più “sul pezzo”, e soprattutto per un tempo più prolungato. Non perdono mai la concentrazione, raramente le dobbiamo richiamate all’ordine. Sanno che per competere con ragazzi della stessa età devono metterci quel qualcosa in più e questo le rende un passo avanti. Anche durante le partite lo si nota: dopo le prime uscite, dove prevaleva la timidezza nei confronti dei maschi, ora scendono in campo per comandare la partita».

VIDEO INTERVISTA


Juventus Femminile, intervista a Mr. Diana di TMS10