Ormai non fa quasi più notizia. Da oltre un anno Moise Bioty Kean ha attirato su di sè gli occhi non solo dei più esperti di calcio giovanile, ma anche di appassionati e media che ultimamente lo stanno celebrando come nuovo talento del calcio italiano. Tra questi, l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport a dedicato al ragazzo nativo di Vercelli un articolo con una piccola intervista al suo interno.

Mercoledì a Ferentino, nell’amichevole Italia-Spagna (1-1), ha segnato il primo gol con la nazionale Under17 alla sua seconda presenza: a marzo in Georgia c’è la seconda fase di qualificazione all’Europeo di categoria. Kean, classe 2000, gioca sottoetà così come negli Allievi Nazionali della Juventus continuando a fare la differenza: “Per me è normale giocare con i più grandi. Non trovo alcuna difficoltà. I miei punti di forza? Tiro, colpo di testa, corsa…“. Il fisico non lo cita, ma i 181 cm fanno anche loro la propria parte della sua forza.

Nero, italiano, sfrontato e ricco di forza, e ovviamente attaccante: il paragone con Mario Balotelli è quasi inevitabile. Lui ci ride sopra: “Semmai è Balotelli che devono paragonare a me – scherza Kean – E’ vero: a parte le cavolate che fa, mi piace molto come giocatore“.

Attenzioni anche dall’estero, con diverse proposte arrivate da top club europei per cercare di strappare il giocatore ai bianconeri prima della firma sul contratto. Che potrà arrivare non appena Moise compirà i 16 anni, ovvero il 28 febbraio, quando i bianconeri blinderanno l’attaccante di origini ivoriane. Lui che non ha esitazioni nemmeno nella scelta della sua nazionale: “Ognuno fa le sue scelte, ma io sono nato e cresciuto in Italia e mi sento italiano. Voglio onorare questa maglia“. E siamo certi che lo farà…